Dicono di noi
SETTE Corriere della Sera
PER TROVARE L’ANIMA GEMELLA
Pensavate che non fosse più di moda?
Errore. Trovare marito, o moglie, tramite un’agenzia matrimoniale
si usa ancora. Anzi più di prima. Senza badare a spese. Ma con una
differenza. Una volta ci si andava da soli, oggi ci si fa
accompagnare. Indovinate un po’ da chi?
Zanardi alle nozze di due ex cuori
solitari
Ha una bella casa, in una zona
residenziale ambita. Gusti del particolare nell’arredamento, ma
niente eccessi, né sfarzi e nessuna esibizione. Quadri gradevoli ma
non d’autore, tappeti di buona trama ma senza certificati di
garanzia, soprammobili scovati in mercatini di periferia. L’ingegnere
Albertarelli è un dirigente d’azienda che ha un invidiato
stipendio e benefit non trascurabili. Ha un debole per le cravatte di
Hermès e per gli abiti di lino, è un animo sensibile e ama la
musica: Mahler è il suo autore prediletto. E’ un tradizionalista,
un signore un po’ vecchio stampo, con qualche venatura di
romanticismo. Ogni domenica, alla moglie, dona una rosa, e fa così
dal giorno delle nozze, ventitré anni fa. La sua vita scorre
tranquilla, ovattata di comprensione e di armonia familiare. Ma nel
suo intimo l’Albertarelli ha un cruccio. Il cruccio si chiama
Silvia, la sua unica figlia, che ha ventuno anni. Silvia è educata,
affettuosa, premurosa, diligente. E’ studentessa in legge con
ottimo profitto. Ma….l’ingegnere teme che Silvia possa incontrare
ragazzi sbagliati, non all’altezza, e che possa essere delusa e
ferita. Come regolarsi, come agire? Come cingere un immaginario
cordone sanitario? Si consulta con la consorte e, insieme, trovano la
soluzione: "Rivolgiamoci a un’agenzia specializzata...".
Albertarelli bussa alla porta de
L’Ideale, Istituto Sociopsicologico, Relation Club. Parla di
Silvia, delle ansie e dei fantasmi, dell’ossessione della droga e
delle cattive compagnie. "Dobbiamo incontrare sua figlia",
gli rispondono. Dopo qualche giorno l’ingegnere torna, questa volta
con sua moglie. Infine la ragazza. La conclusione della storia?
Silvia stringe una solida amicizia con un giovane avvocato, e insieme
mettono su uno studio legale. Si sposeranno? Chissà. Importante è
che siano tutti appagati: i ragazzi, l’ingegnere e consorte, i
genitori dell’avvocato.
La vicenda di Silvia può sembrare una
pagina isolata in una società dove i giovani si affrancano presto
dalla famiglia e dove, spesso, hanno precoci esperienze. E invece no.
I casi sono molto più numerosi di quanto non si immagini, anche se
hanno un sapore ottocentesco di contratto e di matrimonio combinato.
L’ingegnere, l’architetto, l’impiegato statale, il bancario:
per mano conducono il figlio o la figlia nel labirinto dei
sentimenti, puntando sulla fortuna e sul destino. Con l’aiuto
dell’agenzia ad hoc, l’agricoltore Ascanio ha piazzato due figlie
ben dotate, non solo nel fisico, ma nel conto in banca. Il babbo ha
assicurato corredo e appannaggio mensile, ha promesso benessere e
regali pur di avere un nipotino che gli saltasse sulle ginocchia. Lo
stesso itinerario ha seguito quel genitore separato che aveva visto
il sorriso spegnersi sulle labbra della figlia Irene.
Non è demodé rivolgersi a un istituto
o a un club per cuori solitari. Anzi, da un po’ di tempo si assiste
ad una sorta di esplosione: Una volta si scriveva alle rubriche dei
giornali femminili con pudore e quasi con vergogna di chi rivela
timidezze e malinconie, complessità e diversità: Adesso si va nei
club come si va dal dentista o dal consulente fiscale per il 740.
Giovani, anziani, vedovi, separati, divorziati che non vogliono
ripetere errori commessi in un’altra stagione; il ricco in abiti
dismessi per paura che il suo "castelletto" alimenti gli
appetiti di dame assatanate; l’ipocondriaco in cerca di parole e di
conforto; l’anziana e distinta signora che non vuole vivere con la
figlia e con il genero perché ognuno deve avere la propria libertà.
Non cercano incontri effimeri per soddisfare curiosità improvvise,
ma mani che si stringano ed esistenze che facciano almeno un pezzo di
strada insieme.
"La realtà di chi cerca un
compagno è in evoluzione", dice Umberto Zanardi, responsabile
de l’Ideale.
Cominciò per hobby, quasi per gioco,
con due amici: un ingegnere e un perito industriale. Lui, allora, era
dirigente nel ramo delle assicurazioni. Tutti e tre lavoravano nei
rispettivi campi e poi, quando erano liberi, si davano da fare per
annodare i fili dei destini altrui.
La sede era a Brescia, decentrata,
scomoda da raggiungere "Il primo cliente? Lo ricordo, certo,
come ricordo il primo amore. Un meccanico bravissimo, geniale, capace
di smontare e rimontare una Formula uno, un grande lavoratore… Era
rimasto vedovo a trentasette anni e aveva una bambina da accudire. Le
prime due segnalazioni non funzionarono. La terza era un' impiegata
di trentadue anni. Fu un successo strepitoso, lei si affezionò
moltissimo alla bimba. I due si sposarono e…vissero felici e
contenti".
In tanti calavano a Brescia dalla
provincia, tornavano, insistevano, speravano. I soci di Zanardi si
ritirarono e lui restò solo. Piantò le assicurazioni e si buttò a
corpo morto ne L’Ideale. Dalla periferia la sede si trasferì in
centro, il giro cresceva, i cuori si scaldavano. Ora ci sono sedi a
Milano, Roma e collaboratori (un centinaio) sparsi al Nord e al Sud.
Migliaia di storie, migliaia di volti, biografie profili a volte
netti a volte sbiaditi. Ecco la signora vicina alla settantina che
arriva sotto braccio alla figlia. La figlia parla per lei, che è
agitata, ha un nodo alla gola e tormenta la cerniera della borsetta.
"La mamma è triste da quando è rimasta sola…" Al quarto
incontro conosce un ex funzionario statale e i due hanno tante cose
da raccontarsi. Le intese e la stima aiutano a costruire un legame
più forte, tanto che "la mamma senza sorriso" e il
pensionato dello stato prendono la solenne decisione di vivere
insieme.
Un’altra pagina, un altro medaglione:
Ecco il vecchietto arzillo che ha lanciato la sfida al tempo e
all’anagrafe. Novantatrè anni, salutista, pignolo, ottimista o
forse inconsapevole delle sue tante primavere, ha ancora la velleità
della conquista e il coraggio di non arrendersi. La vita non lo
tradisce e gli fa incrociare una paziente vecchina con la quale lui,
ogni mattina, fa una lunga passeggiata per approdare ai tavolini del
caffè sul corso.
Sfogliamo ancora l’album infinito dei
cuori che erano solitari e non lo sono più.
Da una pagina spunta l’avvocato
milanese che ha perduto la moglie. E’ un animo nobile, che fa
beneficenza ed elargizioni alla parrocchia. Il parroco vorrebbe
vederlo sistemato, o meglio, risistemato. Gli presenta un mucchio di
donne, libere e timorate di Dio: Ma l’avvocato non si fida, pensa
al suo matrimonio, teme complotti e cacciatori di frodo. Va in
un’agenzia matrimoniale là è folgorato da un’impiegata
dolcissima: Come in una favola l’impiegatina si lascia sedurre e
accetta di sposarlo: E’ convinta che lui sia un modesto borghese.
Per l’avvocato miliardario è la prova incontrovertibile che è
amore, amore vero e puro.
L’impatto iniziale, a volte, è
traumatico: Come per Maria, una sarda trentacinquenne. "Io sono
assai esigente e lo ammetto, ma il primo ragazzo è stato un
disastro. Mi si è presentato in jeans e scarpe da tennis. Non
pretendo l’abito da cerimonia però a tutto c’è un limite: Con
l’ottava persona che mi è stata proposta è scoccata la scintilla:
Ci siamo sposati dopo nove mesi, ho un bambino di due mesi e un altro
forse, lo metteremo in cantiere": Tante strade si perdono e di
molte vicende si ignora l’epilogo. Di altre, invece, si conosce
ogni paragrafo e ogni fotogramma. A L’Ideale giungono spesso
biglietti di ringraziamento e annunci di fiori d’arancio o di
battesimi.
CERCO MARITO IN AGENZIA
Sono giovani, carine, arrivate. Ma
sole. E quando decidono di cercare l’anima gemella chiedono aiuto
all’agenzia matrimoniale. Sempre di più. Con fiducia. Ma con che
risultati?
Trentunenne, insegnante, nubile, ottimo
aspetto, colta amante della lirica e degli sport all’aria aperta,
cerca max quarantunenne professionista, bella presenza, dolce,
sincero, dinamico e con abbonamento alla Scala scopo amicizia,
eventuale matrimonio.
Anima gemella cercasi. Ogni giorno,
nelle pagine delle inserzioni dei giornali, troviamo gli annunci di
chi desidera un compagno da amare. Decine e decine di richieste
vengono pubblicate su quotidiani, settimanali, o bollettini
specializzati. Sono single che si lanciano in proprio, oppure che si
sono affidati ad un’esperto che faccia da filtro e da consulente.
Ovvero, l’agenzia matrimoniale. Di fronte a queste realtà si
scherza o si scuote la testa: ultima spiaggia per casi disperati.
Unica soluzione per timidi e bruttini di mezza età, si dice. Ma è
davvero così?
Il primo passo? leggere attentamente
gli annunci pubblicati sui giornali, sia quotidiani, sia periodici.
Ne esistono, però. anche di specializzati, legati alle agenzie
oppure no. Già dalle poche righe di un annuncio ci si può orientare
e si può capire se c'è qualcuno o più di qualcuno che fa al caso
proprio.
Si fissa un appuntamento per un primo
colloquio con il responsabile. (sotto)
Altri colloqui seguiranno (sotto) per
decidere che tipo di ricerca far svolgere all'agenzia, ma
soprattutto, per descriversi e e per chiarire i propri desideri e le
proprie aspirazioni. In base alla storia personale, l'agenzia può
suggerire le persone da incontrare.
E’ un servizio come tanti altri
Una volta, forse. Oggi, nell’era in
cui non esistono più scapoli e zitelle ma solo single, e in cui ci
si sposa sempre più tardi, l’agenzia matrimoniale è un servizio
come tanti, come la scuola guida o l’agenzia immobiliare. Uno di
quei servizi, cioè, che ci fa risparmiare tempo e fatica. Scelta
discutibile, dicono gli psicologi: è arricchendo i propri interessi
e la propria vita sociale che si fanno nuovi incontri. Eppure in
molti varcano la soglia dell’agenzia. Siamo entrati anche noi in
una di queste agenzie e insieme a clienti e consulenti abbiamo
scoperto, passo per passo, come si trova l’anima gemella. Oggi ci
si incontra molto meno.
Un esercito numeroso di gente di
successo.
Difficile scoprire chi sono i clienti
delle agenzie matrimoniali. Sono un esercito numeroso che, però, si
muove di nascosto. Quali dei nostri amici o conoscenti lo
ammetterebbe mai? Le agenzie tutelano la riservatezza, ma tra i loro
clienti troviamo categorie di persone insospettabili: nel bollettino
di annunci di u istituto milanese molto frequentato compaiono la
ventenne di buona famiglia, la professionista appassionata di sci e
vela, il quarantenne imprenditore o l’avvocato affermato. Ma per un
giovane o per una persona di successo è davvero così problematico
fare amicizia e innamorarsi? Difficile a credersi. Eppure se il tempo
libero è poco, e le occasioni d’incontro scarse,
Arriva il momento sempre emozionante
del primo incontro che di solito avviene fuori dall'agenzia, perchè
si svolga nel modo più naturale e spontaneo possibile.
Un bar, un ristorante, un cinema:
l'ideale è sentirsi come una qualsiasi coppia che si trova per bere
qualcosa o vedere un film. Basta poco, in genere, per capire se c'è
affinità. Può anche capitare però, che in seguito si resti delusi.
E' difficile capire che cosa si cerca
davvero. C'è chi non ha un'idea chiara di sé.
Cristina ha 40 anni e fa l'insegnante a
Mantova, ha una voce dolce come il suo aspetto. Di sé dice che ha
valori solidi, interessi culturali, ma uno stile di vita molto
sedentario. "Come avrei potuto conoscere persone nuove con le
mie abitudini? Amo l'indipendenza e mi considero una donna
emancipata, ma anche sensibile e seria da un uomo mi aspetto
altrettanta sensibilità e serietà. E intorno a me vedevo solo
uomini superficiali. E' stata un'amica a convincermi ad andare in
agenzia: lei aveva avuto successo e ha insistito perché provassi
questa strada. Quando mi sono presentata ho fatto un lungo colloquio
con i consulenti, ho cercato di far capire chi sono, quali sono i
miei desideri e la persona che mi sarebbe piaciuto incontrare".
Questo è il primo passo: in agenzia si compila una scheda di
presentazione in cui si è invitati a discutere se stessi, la propria
vita, il proprio carattere e a precisare il tipo di persona che si
cerca. Questa "schedatura" viene completata con colloqui
più approfonditi con gli esperti dell'agenzia. "Chi viene da
noi è invitato a descriversi, a mettere a nudo le sue aspettative"
spiega Zanardi "Noi cerchiamo di interpretare i suoi desideri e
di capire che cosa realmente si aspetta: non sempre abbiamo
un'immagine chiara di noi stessi e dei nostri desideri". Si può
procedere in diversi modi e ovviamente i costi variano a seconda
dell'ampiezza della ricerca. La richiesta più semplice e meno
costosa é quella di essere inseriti nella banca dati e quindi di
essere a disposizione di chi cerca qualcuno che risponde alle nostre
caratteristiche: L'archivio de L'Ideale è zeppo di nomi ripartiti
per età, sesso, interessi, hobbies, livello culturale e
socioeconomico. La prima mossa è quella di attingere all'archivio
per esaminare se, tra le persone che fino ad allora si sono rivolte
all'agenzia, ce n'é qualcuna di adatta.
Non basta certo un incontro per potersi
conoscere: E' infatti l'ideale frequentarsi per un certo tempo,
incontrandosi naturalmente sempre al di fuori dell'agenzia. Solo così
si riesce a capire veramente se si é fatti l'uno per l'altra.
Più la ricerca è ampia più costerà.
Se invece vogliamo avere un ventaglio
ancora più ampio fra cui poter scegliere, l'agenzia farà una
ricerca più articolata attraverso le inserzioni sui giornali
quotidiani. "Utilizziamo solo il Corriere della Sera o i
quotidiani locali" spiega Zanardi: "Prepariamo i testi
insieme al cliente e riportiamo l'indirizzo dell'agenzia. " I
prezzi, naturalmente, variano: si tratta di una ricerca solo in una
città, oppure regionale, nazionale o addirittura internazionale?
Quanto tempo e lavoro richiederà? Queste sono tutte le varianti che
incidono sul prezzo: si parte da pochi milioni per arrivare fino a
venti, per ricerche internazionali. Ci sono persone insospettabili"
Qualche nome? neanche a parlarne. Riservatezza, innanzi tutto. Unica
indiscrezione: pochi giorni fa Zanardi ha notato tra i Vip
selezionati d'oltreoceano, il nome della figlia di un ministro di un
Paese molto importante.
Ci sono anche agenzie per Vip
Le risposte concise sono le più
attendibili.
La risposta a un'inserzione è sempre
una lettera. Anzi, molte lettere, che arrivano direttamente
all'agenzia. Qui i consulenti ne fanno una copia per il cliente e le
leggono con attenzione per cercare di capire la personalità e le
reali intenzioni di chi scrive.
"In genere, i messaggi più brevi
e semplici sono quelli che rivelano persone davvero motivate.
Cerchiamo di leggere tra le righe e poi spieghiamo le nostre analisi
al cliente e lo indirizziamo verso le persone che ci sembrano più
adatte. Naturalmente lui, o lei, è libero di seguire il nostro
consiglio o di chiedere di approfondire il contatto con altri".
E arriva il momento del primo incontro. "Ricordo che mi
aspettavo molto. Lui aveva quarantatre anni, era direttore di banca e
nella descrizione che aveva dato di sè, c'era tutto quello che
cercavo in un uomo: sensibilità, cultura, serietà, desiderio di
avere una compagnia per la vita, valori solidi. Quando lo vidi, lo
trovai anche attraente. "Cristina ricorda così quel primo
incontro con la persona conosciuta grazie all'agenzia. In realtà non
è lui il compagno con cui divide felicemente la sua vita e con cui
progetta di sposarsi al più presto. Però quell'esperienza le è
servita per conoscere meglio se stessa e gli uomini. Il primo
appuntamento tra i due deve avvenire nel modo più semplice e
naturale possibile. Al cinema, al caffè, al ristorante. "Noi
scoraggiamo chi chiede di conoscersi in agenzia: non é naturale,
spiega infatti Umberto Zanardi.
"E' quello un momento delicato, in
cui tutto deve svolgersi spontaneamente".
Spesso la delusione è dietro l'angolo.
E' prezioso l'aiuto degli psicologi.
Un iniziale entusiasmo può anche
portare a una delusione: Come nel caso di Cristina: "quell'uomo
che in un primo momento mi sembrava così serio, mi deluse molto. Già
al nostro secondo appuntamento mi disse che voleva venire a letto con
me. Pensavo di essere stata chiara in proposito: sono forse un po'
all'antica, ma credo che certe cose vadano fatte al momento giusto.
Dopo ho conosciuto altre due persone, ma mi era bastata una
chiacchierata davanti ad una tazzina di caffè per capire che non
avevamo niente in comune. Poi ho conosciuto Piero e mi sono
innamorata davvero. E' gentile e di grande sensibilità. Un uomo
raro, anche lui veniva da incontri deludenti: aveva trovato donne
aride, che come prima cosa gli chiedevano di vedere il suo 740. Era
sfiduciato e stava per chiudere il suo rapporto con l'agenzia. Oggi
non finiamo più di ripeterci che eravamo destinati l'uno all'altra e
devo ringraziare anche l'insistenza della mia consulente personale
nell'agenzia. nelle mie richieste iniziali avevo detto che non volevo
conoscere uomini separati. E Piero, oltre ad essere divorziato, ha
due figli che vivono con lui. Ma Elisabetta, la consulente, voleva
che lo incontrassi, era sicura che mi sarebbe piaciuto: e aveva
ragione.
Non solo un marito ma anche amici.
Ma nell'agenzia matrimoniale ci si
occupa solo della ricerca del partner per la vita? No, non solo,
molti per esempio, cercano soltanto nuovi amici o amiche con cui
passare piacevoli serate o fare viaggi. Si è vero che, in fondo
tutte le storie di coppia devono nascere da un'amicizia, ma ci sono
persone che all'agenzia chiedono soprattutto questo: un nuovo giro di
amici. L'amore è un optional. Anche in questo caso siamo di fronte
ad un fenomeno dovuto ai ritmi super veloci del mondo di oggi: il
tempo libero è poco e si ha voglia di spenderlo bene e con la
compagna giusta. Molte persone, poi, sono troppo timide per
inserirvisi in gruppi di amici e si sentono più sicure affidandosi a
qualcuno che le aiuti in questa scelta. Ecco perché, da un po' di
tempo, alcune agenzie si presentano proprio come un club d'incontro:
L'Ideale, per esempio, ha affiancato alla propria funzione di agenzia
matrimoniale anche quella più nuova di Relation Club. Lo scopo? Far
conoscere persone con interessi comuni: ballo, sport, viaggi, teatro,
mostre.
L'iscrizione vale un anno, ma le
amicizie, se sono buone, restano.
TU
IL NOSTRO AMORE SBOCCIATO IN AGENZIA
Antonio T. 41 anni e Mirena S. , 35
(per rispetto della privacy ci hanno chiesto di non scrivere per
esteso i loro cognomi)
Il primo sguardo sotto la pioggia. Una
cena, così, così. La diffidenza.
E poi una canzone di De Andrè, che
scioglie il ghiaccio.
Antonio e Mirena raccontano il loro
incontro, avvenuto grazie a un consulente matrimoniale. A lieto fine:
ora aspettano una bimba.
Si guardano negli occhi e sorridono,
Antonio e Mirena. Felici. Nessuno mai penserebbe che un amore così
possa nascere a tavolino. Eppure Antonio T., 41 anni., e Mirena S.,
35, si sono conosciuti in un'agenzia matrimoniale, un anno e mezzo
fa. Oggi vivono insieme vicino a Salò, (Brescia), sul lago di Garda.
E presto saranno in tre. <> racconta
lei. <>. Ma prima ancora che un figlio, a
Mirena mancava un amore.
Lei e le exPer lei, ex modella, nata in
Dalmazia e vissuta tra l'Italia e l'Inghilterra per lavorare come
traduttrice, i pretendenti si sprecavano. <>. Anche se con fatica, dopo molti incontri. <> sbotta Antonio. <>.
Faccia da ragazzo, capelli folti e corvini, Antonio non ha un passato
facile da far digerire a una compagna: 2 matrimoni finiti, 2 figli di
19 e 9 anni. <> racconta. <>.
La prima volta<>. Mirena arrossisce al ricordo. <>. Ora è felice di essersi fidata
dell'istinto. Come Antonio, d'altronde. Anche per lui il primo
impatto è stato duro. Quella "biondona", come la chiamava
lui, le sembrava strana. <> ricorda. <>.
ECCO COSA ACCADE QUANDO CI SI RIVOLGE
AD UN'AGENZIA MATRIMONIALE:
Il colloquioIl cliente può recarsi in
agenzia per avere solo informazioni.Qui gli verrà chiesto di
compilare una scheda con i propri dati e gusti: che tipo di persona
cerca (età, carattere, professione) e che famiglia vorrebbe (se
desidera figli, per esempio). Se il cliente dà il via alla ricerca,
firma una dichiarazione per assumersi la responsabilità di ciò che
ha dichiarato e paga un acconto (variabile in base all'agenzia).
L'incontroPuò avvenire nel giro di
pochi giorni, se l'agenzia ha già qualcuno da proporre. Ma non è
detto che sia la persona giusta.
PICCOLO MANUALE
Ecco i consigli di Umberto Zanardi,
presidente dell'ACMA, L'Associazione dei consulenti ed agenti
matrimoniali che si data un codice di comportamento (tel.
3333188363):
1) Privilegia le agenzie con qualche
anno di esperienza: sono più affidabili;
2) Chiedi di vedere il permesso della
questura (che ogni agenzia deve avere), se non fosse esposto;
3) Valuta al primo colloquio se ricevi
informazioni molto dettagliate sulle procedure e tariffe;
4) Temporeggia prima di firmare:
rifletti con calma se le condizioni non ti convincono;
5) Diffida di chi promette matrimoni
sicuri: l'amore non è matematica, e di chi propone tariffe super
scontate: chi fa un lavoro serio ha molte spese;
6) Cambia consulente se non ti dà fiducia: è importante trovare chi capisca le tue esigenze.
6) Cambia consulente se non ti dà fiducia: è importante trovare chi capisca le tue esigenze.
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Un colloquio presso l'agenzia "L'Ideale" |
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Il nostro amore sbocciato in Agenzia |
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Zanardi con alcuni suoi collaboratori.Oltre a Brescia L'Ideale ha sedi a Roma, Milano e Verona |
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