giovedì 14 marzo 2013

Dicono di noi


Dicono di noi

SETTE Corriere della Sera
PER TROVARE L’ANIMA GEMELLA

Pensavate che non fosse più di moda? Errore. Trovare marito, o moglie, tramite un’agenzia matrimoniale si usa ancora. Anzi più di prima. Senza badare a spese. Ma con una differenza. Una volta ci si andava da soli, oggi ci si fa accompagnare. Indovinate un po’ da chi?
Zanardi alle nozze di due ex cuori solitari
Ha una bella casa, in una zona residenziale ambita. Gusti del particolare nell’arredamento, ma niente eccessi, né sfarzi e nessuna esibizione. Quadri gradevoli ma non d’autore, tappeti di buona trama ma senza certificati di garanzia, soprammobili scovati in mercatini di periferia. L’ingegnere Albertarelli è un dirigente d’azienda che ha un invidiato stipendio e benefit non trascurabili. Ha un debole per le cravatte di Hermès e per gli abiti di lino, è un animo sensibile e ama la musica: Mahler è il suo autore prediletto. E’ un tradizionalista, un signore un po’ vecchio stampo, con qualche venatura di romanticismo. Ogni domenica, alla moglie, dona una rosa, e fa così dal giorno delle nozze, ventitré anni fa. La sua vita scorre tranquilla, ovattata di comprensione e di armonia familiare. Ma nel suo intimo l’Albertarelli ha un cruccio. Il cruccio si chiama Silvia, la sua unica figlia, che ha ventuno anni. Silvia è educata, affettuosa, premurosa, diligente. E’ studentessa in legge con ottimo profitto. Ma….l’ingegnere teme che Silvia possa incontrare ragazzi sbagliati, non all’altezza, e che possa essere delusa e ferita. Come regolarsi, come agire? Come cingere un immaginario cordone sanitario? Si consulta con la consorte e, insieme, trovano la soluzione: "Rivolgiamoci a un’agenzia specializzata...".
Albertarelli bussa alla porta de L’Ideale, Istituto Sociopsicologico, Relation Club. Parla di Silvia, delle ansie e dei fantasmi, dell’ossessione della droga e delle cattive compagnie. "Dobbiamo incontrare sua figlia", gli rispondono. Dopo qualche giorno l’ingegnere torna, questa volta con sua moglie. Infine la ragazza. La conclusione della storia? Silvia stringe una solida amicizia con un giovane avvocato, e insieme mettono su uno studio legale. Si sposeranno? Chissà. Importante è che siano tutti appagati: i ragazzi, l’ingegnere e consorte, i genitori dell’avvocato.
La vicenda di Silvia può sembrare una pagina isolata in una società dove i giovani si affrancano presto dalla famiglia e dove, spesso, hanno precoci esperienze. E invece no. I casi sono molto più numerosi di quanto non si immagini, anche se hanno un sapore ottocentesco di contratto e di matrimonio combinato. L’ingegnere, l’architetto, l’impiegato statale, il bancario: per mano conducono il figlio o la figlia nel labirinto dei sentimenti, puntando sulla fortuna e sul destino. Con l’aiuto dell’agenzia ad hoc, l’agricoltore Ascanio ha piazzato due figlie ben dotate, non solo nel fisico, ma nel conto in banca. Il babbo ha assicurato corredo e appannaggio mensile, ha promesso benessere e regali pur di avere un nipotino che gli saltasse sulle ginocchia. Lo stesso itinerario ha seguito quel genitore separato che aveva visto il sorriso spegnersi sulle labbra della figlia Irene.
Non è demodé rivolgersi a un istituto o a un club per cuori solitari. Anzi, da un po’ di tempo si assiste ad una sorta di esplosione: Una volta si scriveva alle rubriche dei giornali femminili con pudore e quasi con vergogna di chi rivela timidezze e malinconie, complessità e diversità: Adesso si va nei club come si va dal dentista o dal consulente fiscale per il 740. Giovani, anziani, vedovi, separati, divorziati che non vogliono ripetere errori commessi in un’altra stagione; il ricco in abiti dismessi per paura che il suo "castelletto" alimenti gli appetiti di dame assatanate; l’ipocondriaco in cerca di parole e di conforto; l’anziana e distinta signora che non vuole vivere con la figlia e con il genero perché ognuno deve avere la propria libertà. Non cercano incontri effimeri per soddisfare curiosità improvvise, ma mani che si stringano ed esistenze che facciano almeno un pezzo di strada insieme.
"La realtà di chi cerca un compagno è in evoluzione", dice Umberto Zanardi, responsabile de l’Ideale.
Cominciò per hobby, quasi per gioco, con due amici: un ingegnere e un perito industriale. Lui, allora, era dirigente nel ramo delle assicurazioni. Tutti e tre lavoravano nei rispettivi campi e poi, quando erano liberi, si davano da fare per annodare i fili dei destini altrui.

La sede era a Brescia, decentrata, scomoda da raggiungere "Il primo cliente? Lo ricordo, certo, come ricordo il primo amore. Un meccanico bravissimo, geniale, capace di smontare e rimontare una Formula uno, un grande lavoratore… Era rimasto vedovo a trentasette anni e aveva una bambina da accudire. Le prime due segnalazioni non funzionarono. La terza era un' impiegata di trentadue anni. Fu un successo strepitoso, lei si affezionò moltissimo alla bimba. I due si sposarono e…vissero felici e contenti".
In tanti calavano a Brescia dalla provincia, tornavano, insistevano, speravano. I soci di Zanardi si ritirarono e lui restò solo. Piantò le assicurazioni e si buttò a corpo morto ne L’Ideale. Dalla periferia la sede si trasferì in centro, il giro cresceva, i cuori si scaldavano. Ora ci sono sedi a Milano, Roma e collaboratori (un centinaio) sparsi al Nord e al Sud. Migliaia di storie, migliaia di volti, biografie profili a volte netti a volte sbiaditi. Ecco la signora vicina alla settantina che arriva sotto braccio alla figlia. La figlia parla per lei, che è agitata, ha un nodo alla gola e tormenta la cerniera della borsetta. "La mamma è triste da quando è rimasta sola…" Al quarto incontro conosce un ex funzionario statale e i due hanno tante cose da raccontarsi. Le intese e la stima aiutano a costruire un legame più forte, tanto che "la mamma senza sorriso" e il pensionato dello stato prendono la solenne decisione di vivere insieme.
Un’altra pagina, un altro medaglione: Ecco il vecchietto arzillo che ha lanciato la sfida al tempo e all’anagrafe. Novantatrè anni, salutista, pignolo, ottimista o forse inconsapevole delle sue tante primavere, ha ancora la velleità della conquista e il coraggio di non arrendersi. La vita non lo tradisce e gli fa incrociare una paziente vecchina con la quale lui, ogni mattina, fa una lunga passeggiata per approdare ai tavolini del caffè sul corso.
Sfogliamo ancora l’album infinito dei cuori che erano solitari e non lo sono più.
Da una pagina spunta l’avvocato milanese che ha perduto la moglie. E’ un animo nobile, che fa beneficenza ed elargizioni alla parrocchia. Il parroco vorrebbe vederlo sistemato, o meglio, risistemato. Gli presenta un mucchio di donne, libere e timorate di Dio: Ma l’avvocato non si fida, pensa al suo matrimonio, teme complotti e cacciatori di frodo. Va in un’agenzia matrimoniale là è folgorato da un’impiegata dolcissima: Come in una favola l’impiegatina si lascia sedurre e accetta di sposarlo: E’ convinta che lui sia un modesto borghese. Per l’avvocato miliardario è la prova incontrovertibile che è amore, amore vero e puro.
L’impatto iniziale, a volte, è traumatico: Come per Maria, una sarda trentacinquenne. "Io sono assai esigente e lo ammetto, ma il primo ragazzo è stato un disastro. Mi si è presentato in jeans e scarpe da tennis. Non pretendo l’abito da cerimonia però a tutto c’è un limite: Con l’ottava persona che mi è stata proposta è scoccata la scintilla: Ci siamo sposati dopo nove mesi, ho un bambino di due mesi e un altro forse, lo metteremo in cantiere": Tante strade si perdono e di molte vicende si ignora l’epilogo. Di altre, invece, si conosce ogni paragrafo e ogni fotogramma. A L’Ideale giungono spesso biglietti di ringraziamento e annunci di fiori d’arancio o di battesimi.

 CERCO MARITO IN AGENZIA
Sono giovani, carine, arrivate. Ma sole. E quando decidono di cercare l’anima gemella chiedono aiuto all’agenzia matrimoniale. Sempre di più. Con fiducia. Ma con che risultati?
Trentunenne, insegnante, nubile, ottimo aspetto, colta amante della lirica e degli sport all’aria aperta, cerca max quarantunenne professionista, bella presenza, dolce, sincero, dinamico e con abbonamento alla Scala scopo amicizia, eventuale matrimonio.
Anima gemella cercasi. Ogni giorno, nelle pagine delle inserzioni dei giornali, troviamo gli annunci di chi desidera un compagno da amare. Decine e decine di richieste vengono pubblicate su quotidiani, settimanali, o bollettini specializzati. Sono single che si lanciano in proprio, oppure che si sono affidati ad un’esperto che faccia da filtro e da consulente. Ovvero, l’agenzia matrimoniale. Di fronte a queste realtà si scherza o si scuote la testa: ultima spiaggia per casi disperati. Unica soluzione per timidi e bruttini di mezza età, si dice. Ma è davvero così?
Il primo passo? leggere attentamente gli annunci pubblicati sui giornali, sia quotidiani, sia periodici. Ne esistono, però. anche di specializzati, legati alle agenzie oppure no. Già dalle poche righe di un annuncio ci si può orientare e si può capire se c'è qualcuno o più di qualcuno che fa al caso proprio.
Si fissa un appuntamento per un primo colloquio con il responsabile. (sotto)

Altri colloqui seguiranno (sotto) per decidere che tipo di ricerca far svolgere all'agenzia, ma soprattutto, per descriversi e e per chiarire i propri desideri e le proprie aspirazioni. In base alla storia personale, l'agenzia può suggerire le persone da incontrare.
E’ un servizio come tanti altri
Una volta, forse. Oggi, nell’era in cui non esistono più scapoli e zitelle ma solo single, e in cui ci si sposa sempre più tardi, l’agenzia matrimoniale è un servizio come tanti, come la scuola guida o l’agenzia immobiliare. Uno di quei servizi, cioè, che ci fa risparmiare tempo e fatica. Scelta discutibile, dicono gli psicologi: è arricchendo i propri interessi e la propria vita sociale che si fanno nuovi incontri. Eppure in molti varcano la soglia dell’agenzia. Siamo entrati anche noi in una di queste agenzie e insieme a clienti e consulenti abbiamo scoperto, passo per passo, come si trova l’anima gemella. Oggi ci si incontra molto meno.
Un esercito numeroso di gente di successo.
Difficile scoprire chi sono i clienti delle agenzie matrimoniali. Sono un esercito numeroso che, però, si muove di nascosto. Quali dei nostri amici o conoscenti lo ammetterebbe mai? Le agenzie tutelano la riservatezza, ma tra i loro clienti troviamo categorie di persone insospettabili: nel bollettino di annunci di u istituto milanese molto frequentato compaiono la ventenne di buona famiglia, la professionista appassionata di sci e vela, il quarantenne imprenditore o l’avvocato affermato. Ma per un giovane o per una persona di successo è davvero così problematico fare amicizia e innamorarsi? Difficile a credersi. Eppure se il tempo libero è poco, e le occasioni d’incontro scarse,

Arriva il momento sempre emozionante del primo incontro che di solito avviene fuori dall'agenzia, perchè si svolga nel modo più naturale e spontaneo possibile.

Un bar, un ristorante, un cinema: l'ideale è sentirsi come una qualsiasi coppia che si trova per bere qualcosa o vedere un film. Basta poco, in genere, per capire se c'è affinità. Può anche capitare però, che in seguito si resti delusi.
E' difficile capire che cosa si cerca davvero. C'è chi non ha un'idea chiara di sé.
Cristina ha 40 anni e fa l'insegnante a Mantova, ha una voce dolce come il suo aspetto. Di sé dice che ha valori solidi, interessi culturali, ma uno stile di vita molto sedentario. "Come avrei potuto conoscere persone nuove con le mie abitudini? Amo l'indipendenza e mi considero una donna emancipata, ma anche sensibile e seria da un uomo mi aspetto altrettanta sensibilità e serietà. E intorno a me vedevo solo uomini superficiali. E' stata un'amica a convincermi ad andare in agenzia: lei aveva avuto successo e ha insistito perché provassi questa strada. Quando mi sono presentata ho fatto un lungo colloquio con i consulenti, ho cercato di far capire chi sono, quali sono i miei desideri e la persona che mi sarebbe piaciuto incontrare". Questo è il primo passo: in agenzia si compila una scheda di presentazione in cui si è invitati a discutere se stessi, la propria vita, il proprio carattere e a precisare il tipo di persona che si cerca. Questa "schedatura" viene completata con colloqui più approfonditi con gli esperti dell'agenzia. "Chi viene da noi è invitato a descriversi, a mettere a nudo le sue aspettative" spiega Zanardi "Noi cerchiamo di interpretare i suoi desideri e di capire che cosa realmente si aspetta: non sempre abbiamo un'immagine chiara di noi stessi e dei nostri desideri". Si può procedere in diversi modi e ovviamente i costi variano a seconda dell'ampiezza della ricerca. La richiesta più semplice e meno costosa é quella di essere inseriti nella banca dati e quindi di essere a disposizione di chi cerca qualcuno che risponde alle nostre caratteristiche: L'archivio de L'Ideale è zeppo di nomi ripartiti per età, sesso, interessi, hobbies, livello culturale e socioeconomico. La prima mossa è quella di attingere all'archivio per esaminare se, tra le persone che fino ad allora si sono rivolte all'agenzia, ce n'é qualcuna di adatta.
Non basta certo un incontro per potersi conoscere: E' infatti l'ideale frequentarsi per un certo tempo, incontrandosi naturalmente sempre al di fuori dell'agenzia. Solo così si riesce a capire veramente se si é fatti l'uno per l'altra.
Più la ricerca è ampia più costerà.
Se invece vogliamo avere un ventaglio ancora più ampio fra cui poter scegliere, l'agenzia farà una ricerca più articolata attraverso le inserzioni sui giornali quotidiani. "Utilizziamo solo il Corriere della Sera o i quotidiani locali" spiega Zanardi: "Prepariamo i testi insieme al cliente e riportiamo l'indirizzo dell'agenzia. " I prezzi, naturalmente, variano: si tratta di una ricerca solo in una città, oppure regionale, nazionale o addirittura internazionale? Quanto tempo e lavoro richiederà? Queste sono tutte le varianti che incidono sul prezzo: si parte da pochi milioni per arrivare fino a venti, per ricerche internazionali. Ci sono persone insospettabili" Qualche nome? neanche a parlarne. Riservatezza, innanzi tutto. Unica indiscrezione: pochi giorni fa Zanardi ha notato tra i Vip selezionati d'oltreoceano, il nome della figlia di un ministro di un Paese molto importante.
Ci sono anche agenzie per Vip
Le risposte concise sono le più attendibili.
La risposta a un'inserzione è sempre una lettera. Anzi, molte lettere, che arrivano direttamente all'agenzia. Qui i consulenti ne fanno una copia per il cliente e le leggono con attenzione per cercare di capire la personalità e le reali intenzioni di chi scrive.
"In genere, i messaggi più brevi e semplici sono quelli che rivelano persone davvero motivate. Cerchiamo di leggere tra le righe e poi spieghiamo le nostre analisi al cliente e lo indirizziamo verso le persone che ci sembrano più adatte. Naturalmente lui, o lei, è libero di seguire il nostro consiglio o di chiedere di approfondire il contatto con altri". E arriva il momento del primo incontro. "Ricordo che mi aspettavo molto. Lui aveva quarantatre anni, era direttore di banca e nella descrizione che aveva dato di sè, c'era tutto quello che cercavo in un uomo: sensibilità, cultura, serietà, desiderio di avere una compagnia per la vita, valori solidi. Quando lo vidi, lo trovai anche attraente. "Cristina ricorda così quel primo incontro con la persona conosciuta grazie all'agenzia. In realtà non è lui il compagno con cui divide felicemente la sua vita e con cui progetta di sposarsi al più presto. Però quell'esperienza le è servita per conoscere meglio se stessa e gli uomini. Il primo appuntamento tra i due deve avvenire nel modo più semplice e naturale possibile. Al cinema, al caffè, al ristorante. "Noi scoraggiamo chi chiede di conoscersi in agenzia: non é naturale, spiega infatti Umberto Zanardi.
"E' quello un momento delicato, in cui tutto deve svolgersi spontaneamente".
Spesso la delusione è dietro l'angolo.
E' prezioso l'aiuto degli psicologi.

Un iniziale entusiasmo può anche portare a una delusione: Come nel caso di Cristina: "quell'uomo che in un primo momento mi sembrava così serio, mi deluse molto. Già al nostro secondo appuntamento mi disse che voleva venire a letto con me. Pensavo di essere stata chiara in proposito: sono forse un po' all'antica, ma credo che certe cose vadano fatte al momento giusto. Dopo ho conosciuto altre due persone, ma mi era bastata una chiacchierata davanti ad una tazzina di caffè per capire che non avevamo niente in comune. Poi ho conosciuto Piero e mi sono innamorata davvero. E' gentile e di grande sensibilità. Un uomo raro, anche lui veniva da incontri deludenti: aveva trovato donne aride, che come prima cosa gli chiedevano di vedere il suo 740. Era sfiduciato e stava per chiudere il suo rapporto con l'agenzia. Oggi non finiamo più di ripeterci che eravamo destinati l'uno all'altra e devo ringraziare anche l'insistenza della mia consulente personale nell'agenzia. nelle mie richieste iniziali avevo detto che non volevo conoscere uomini separati. E Piero, oltre ad essere divorziato, ha due figli che vivono con lui. Ma Elisabetta, la consulente, voleva che lo incontrassi, era sicura che mi sarebbe piaciuto: e aveva ragione.
Non solo un marito ma anche amici.
Ma nell'agenzia matrimoniale ci si occupa solo della ricerca del partner per la vita? No, non solo, molti per esempio, cercano soltanto nuovi amici o amiche con cui passare piacevoli serate o fare viaggi. Si è vero che, in fondo tutte le storie di coppia devono nascere da un'amicizia, ma ci sono persone che all'agenzia chiedono soprattutto questo: un nuovo giro di amici. L'amore è un optional. Anche in questo caso siamo di fronte ad un fenomeno dovuto ai ritmi super veloci del mondo di oggi: il tempo libero è poco e si ha voglia di spenderlo bene e con la compagna giusta. Molte persone, poi, sono troppo timide per inserirvisi in gruppi di amici e si sentono più sicure affidandosi a qualcuno che le aiuti in questa scelta. Ecco perché, da un po' di tempo, alcune agenzie si presentano proprio come un club d'incontro: L'Ideale, per esempio, ha affiancato alla propria funzione di agenzia matrimoniale anche quella più nuova di Relation Club. Lo scopo? Far conoscere persone con interessi comuni: ballo, sport, viaggi, teatro, mostre.
L'iscrizione vale un anno, ma le amicizie, se sono buone, restano.
TU
IL NOSTRO AMORE SBOCCIATO IN AGENZIA


Antonio T. 41 anni e Mirena S. , 35 (per rispetto della privacy ci hanno chiesto di non scrivere per esteso i loro cognomi)


Il primo sguardo sotto la pioggia. Una cena, così, così. La diffidenza.
E poi una canzone di De Andrè, che scioglie il ghiaccio.
Antonio e Mirena raccontano il loro incontro, avvenuto grazie a un consulente matrimoniale. A lieto fine: ora aspettano una bimba.

Si guardano negli occhi e sorridono, Antonio e Mirena. Felici. Nessuno mai penserebbe che un amore così possa nascere a tavolino. Eppure Antonio T., 41 anni., e Mirena S., 35, si sono conosciuti in un'agenzia matrimoniale, un anno e mezzo fa. Oggi vivono insieme vicino a Salò, (Brescia), sul lago di Garda. E presto saranno in tre. <> racconta lei. <>. Ma prima ancora che un figlio, a Mirena mancava un amore.
Lei e le exPer lei, ex modella, nata in Dalmazia e vissuta tra l'Italia e l'Inghilterra per lavorare come traduttrice, i pretendenti si sprecavano. <>. Anche se con fatica, dopo molti incontri. <> sbotta Antonio. <>. Faccia da ragazzo, capelli folti e corvini, Antonio non ha un passato facile da far digerire a una compagna: 2 matrimoni finiti, 2 figli di 19 e 9 anni. <> racconta. <>.
La prima volta<>. Mirena arrossisce al ricordo. <>. Ora è felice di essersi fidata dell'istinto. Come Antonio, d'altronde. Anche per lui il primo impatto è stato duro. Quella "biondona", come la chiamava lui, le sembrava strana. <> ricorda. <>.
ECCO COSA ACCADE QUANDO CI SI RIVOLGE AD UN'AGENZIA MATRIMONIALE:
Il colloquioIl cliente può recarsi in agenzia per avere solo informazioni.Qui gli verrà chiesto di compilare una scheda con i propri dati e gusti: che tipo di persona cerca (età, carattere, professione) e che famiglia vorrebbe (se desidera figli, per esempio). Se il cliente dà il via alla ricerca, firma una dichiarazione per assumersi la responsabilità di ciò che ha dichiarato e paga un acconto (variabile in base all'agenzia).
L'incontroPuò avvenire nel giro di pochi giorni, se l'agenzia ha già qualcuno da proporre. Ma non è detto che sia la persona giusta.
PICCOLO MANUALE
Ecco i consigli di Umberto Zanardi, presidente dell'ACMA, L'Associazione dei consulenti ed agenti matrimoniali che si data un codice di comportamento (tel. 3333188363):
1) Privilegia le agenzie con qualche anno di esperienza: sono più affidabili;
2) Chiedi di vedere il permesso della questura (che ogni agenzia deve avere), se non fosse esposto;
3) Valuta al primo colloquio se ricevi informazioni molto dettagliate sulle procedure e tariffe;
4) Temporeggia prima di firmare: rifletti con calma se le condizioni non ti convincono;
5) Diffida di chi promette matrimoni sicuri: l'amore non è matematica, e di chi propone tariffe super scontate: chi fa un lavoro serio ha molte spese;
6) Cambia consulente se non ti dà fiducia: è importante trovare chi capisca le tue esigenze.

Un colloquio presso l'agenzia "L'Ideale"

Zanardi è rinomato per il suo salotto, che ha già portato molta gente dritta all’altare. Tanto che tutti i novelli sposi gli hanno scritto per ringraziarlo: Grazie Ideale, è infatti il titolo del librone in cui ha raccolto queste lettere manoscritte

Il nostro amore sbocciato in Agenzia


Zanardi con alcuni suoi collaboratori.Oltre a Brescia L'Ideale ha sedi a Roma, Milano e Verona










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